© Elisabetta Cortella
Per me la danza è l’arte cinetica per antonomasia, racchiude in sé il continuo cambiamento, la mutevolezza e la costante rivoluzione. Non è un colore, ma una sfumatura, non è un profumo, ma una fragranza, è plurima e mutevole. È ciò che più assomiglia alla vita, perché nasce dalle innumerevoli sequenze di gesti, percorsi, posture che ogni giorno creiamo in modo involontario.
Bisogna prendere coscienza che siamo in ogni momento esseri dinamici con grandi potenzialità poetiche nascoste. La danza in sé forse ha solo il compito di rendere consapevole il gesto e manifestarlo in modo visibile e autentico. “La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione dalla vita, è la vita stessa”. Se impariamo a percepire artistico anche il semplice gesto quotidiano, ci scopriremo diversi ed unici, corpi artistici in ogni momento.
Vorrei che questo linguaggio artistico, che con me è stato tanto generoso, potesse accendere percorsi emotivi autentici in altri individui. L’insegnamento e la ricerca coreografica fanno parte da molto della mia vita e sono continuamente alla ricerca di strade nuove ed emozionanti da percorrere come danzatrice e come guida artistica. Vorrei comunicare la bellezza dei corpi, di tutti i corpi senza pregiudizi. Superare l’idea aristocratica del danzare e giungere alla democraticità tribale del movimento. Scoprire la bellezza danzante presente in ciascun individuo.
Dal 2021 insieme ad altre artiste ho fondato Reitia Art un’associazione in cui sento di trovare un autentico confronto artistico tra donne. Qui trovo la forza e la costruzione, qui trovo terra fertile, la fusione e collaborazione tra le arti.
Cerco il nuovo, ciò che non so, la creazione di nuovi contesti artistici di spettacolo, nuove forme di performance side specific, sperimentare la danza in contesti naturali e architettonici diversi, abitare le architetture antiche e moderne, crearne di nuove attraverso il movimento. Osservare. Osare. Divertirmi.
danzatrice e coreografa
© Elisabetta Cortella